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Realizzare un impianto elettrico: 10 consigli da tenere sempre a mente

L’impianto elettrico è un elemento fondamentale per la vivibilità e il confort dell’immobile, si esso casa, ufficio o negozio. Progettarlo, quindi, significa studiarne la funzionalità e le norme vigenti in materia al fine di garantire una installazione eseguita a regola d’arte.
Per questo motivo consigliamo sempre di affidarsi a tecnici specializzati con competenze certificate, in grado di rilasciare la relativa dichiarazione di conformità dell’impianto realizzato.


Ecco le 10 cose da sapere prima di realizzare un impianto elettrico
1 La distanza minima tra un punto acqua ed un punto elettrico deve essere almeno pari a 60 cm, per questo motivo bisogna sempre prestare molta attenzione alla progettazione degli impianti in cucina, nei bagni e nelle lavanderie.
2 Il piano cottura a induzione prevede un quadro elettrico potenziato e differente rispetto a quanto necessario con un piano cottura a gas.
3 L’altezza minima dei punti luce deve essere di almeno 30 cm filo basso del punto luce rispetto alla quota del pavimento finale.
4 Non sempre è possibile recuperare i cavi preesistenti sui soffitti, in questi casi per poter sfruttare il centro delle stanze può essere realizzato un controsoffitto, delle velette o dei lampadari con corpi illuminanti a più ganci, con partenza dalle pareti verticali degli ambienti, oppure si può ricorrere a delle applique da posizionarsi direttamente sulle pareti verticali.
5 Quando si progetta un impianto elettrico con criterio, riflettendo sulle effettive esigenze, si riesce ad evitare l’utilizzo di ciabatte o multiprese.
6 Il punto antenna tv ed il punto telefono devono essere separati rispetto alla presa della tv.
7 È sempre bene informarsi sul tipo di frutto necessario per le prese relative agli elettrodomestici della cucina, in modo tale da non dover ricorrere ad adattatori
8 È importante che le posizioni delle scatole di derivazione dell’impianto elettrico vengano definite insieme alla ditta installatrice, in modo tale da cablare l’impianto in maniera efficiente.
9 Il quadro elettrico deve avere un interruttore generale e almeno due differenziali, chiamati “salvavita”.
10 È buona norma ipotizzare, prima della realizzazione dell’impianto, le eventuali funzioni che si desiderano anche per il futuro, in modo tale da evitare di realizzare in seguito canaline per climatizzatori, avvolgibili motorizzate o tende motorizzate, realizzati successivamente agli impianti.

Consigli pratici
Nell’ipotesi in cui si riscontrino difformità tecniche sull’impianto, in seguito alla verifica di un tecnico specializzato, è obbligatorio provvedere alla messa a norma nel minor tempo possibile e rivolgendosi sempre a professionisti certificati.
Se l’impianto, invece, ha più di 15 anni, è da ritenersi obsoleto, e se non risulti sicuro occorre realizzarne uno nuovo, nel rispetto delle vigenti normative. È buona norma far effettuare opportuni controlli sull’impianto almeno una volta ogni 5 anni.